Nel mondo dei rotocalchi, come nel mondo della stampa 3D, esistono moltissime informazioni inutili, che non ti stanno aiutando a capire come da imprenditore meccanico puoi sfruttare la tecnologia additiva per velocizzare la tua produzione.
In questo articolo, non solo voglio fornirti le informazioni basilari, ma anche darti la possibilità di vedere come funziona una stampante 3D, specializzata in unica famiglia di materiali.
Scoprirai quali benefici che si possono ottenere con i metodi additivi, analizzando un caso reale, un componente meccanico simile ad uno di quelli che hai in azienda.
Considera questo articolo come la guida che contiene le nozioni più importanti, la base della torta della conoscenza additiva; il resto delle informazioni, che troverai in giro d’ora in poi, saranno soltanto le praline, la frutta e la panna per decorare la tua torta.
La prima domanda che potresti chiederti è: perché dovrei passare dai vecchi metodi tradizionali, che conosco benissimo e che mi continuano a dare ottimi risultati, ad una tecnologia nuova, sconosciuta e anche complicata da capire?
I motivi per cui necessiti di introdurre la stampa 3D nella tua filiera produttivi sono:
1)produrre componenti complessi, come le geometrie impossibile, in pochissimo tempo e a bassi costi
Le geometrie impossibili sono tutti quei componenti con forme complesse, come: tubi, condotti con all’interno un sistema refrigerante o semplicemente una forma circolare o un componente che ha una traiettoria non lineare. (Potrai vederne un esempio proprio alla fine di questo articolo).
2) produrre componenti in un unico passaggio
Invece di assemblare più parti per arrivare un oggetto unico, comprese le viti, puoi realizzare anche le geometrie complesse in un unico passaggio produttivo.
3)garantirti il pieno controllo della tua produzione e un business più resiliente alle crisi, alle recessioni e alle pandemie
Le aziende, che si affidano a fornitori esterni e delegano la propria produzione all’estero, in paesi lontani dove la manodopera costa poco, oggi sono in crisi e non ricevono i propri pezzi da molti mesi. Per evitare che un problema simile si ripeta, la stampa 3D ti permette di produrre on demand i tuoi componenti, dandoti il pieno controllo del tuo business.
Non dovrai più affidarti a degli esterni, che controllano quando arrivano i tuoi pezzi e il loro prezzo. Sarai tu il padrone della tua filiera produttiva.
4) produrre anche via remoto
La stampa 3D ti permette di far partire la macchina, anche se non puoi andare fisicamente in azienda. Puoi controllare la stampante 3D direttamente dal tuo telefonino con un app. Pensa se avessi già questa possibilità oggi, durante la quarantena.
5) battere la concorrenza sul tempo
Una stampante 3D ti permette di velocizzare la tua produzione, abbassandone i costi.
Puoi produrre più componenti, velocizzando i tempi produttivi ed ottimizzando i costi
Di questo beneficio avrai una prova su un caso reale a fine articolo.
6) offrire sul mercato un prodotto PERSONALIZZATO e UNICO
Come poter riprendersi velocemente, dopo lo stallo di questa quarantena?
Molte aziende, come la Nike o la Fiat, avevano già cominciato a produrre i propri componenti e prodotti in 3D, proprio per sfruttare un grande vantaggio sul mercato:la personalizzazione.
Mentre con i metodi tradizionali cambiare il design di un pezzo è una procedura lunga e costosa, la stampa 3D dà carta bianca al tuo progettista, che può produrre più prototipi di un pezzo, in un unico giro di stampa, ottenendo più pezzi diversi, unici fra loro, in poco tempo e a bassi costi.
Oggi per differenziarti, devi fare al cliente un prodotto PERSONALIZZATO, che vada incontro alle sue specifiche esigenze.
Questi sono solo alcuni benefici che stanno spingendo molte aziende a investire nella stampa 3D. Ora però devo parlarti delle informazioni base che devi conoscere
Per velocizzare la tua produzione meccanica con la stampa 3D, senza dover mettere a soqquadro la tua produzione
1) Parlare di “sostituzione” è incorretto
Il cd ha sostituito il floppy disk.
L’auto ha sostituito la carrozza.
Lo smartphone ha sostituito il vecchio cercapersone.
La stampa 3D non sostituirà il tornio, la fresa e la foratrice.
I metodi tradizionali servono per svolgere delle specifiche funzioni: produrre in grande quantità componenti semplici, ad esempio, o realizzare grandi pezzi come alberi di rotazione.
La stampa 3D, invece, deve velocizzare la produzione e ridurre i costi su componenti particolari, complessi, che richiedono più passaggi produttivi. Non puoi produrre in massa con una stampante 3D, perché la scelta non sarebbe economicamente vantaggiosa.
I metodi tradizionali e la stampa 3D sono complementari: lavorano in squadra ed una tecnologia non esclude l’altra
Per sfruttare la tecnologia additiva devi ribaltare la tua intera filiera produttiva? La risposta è un sonoro NO!
2) Deve cambiare la visione che hai della produzione, non la tua intera produzione
Uno dei concetti che non si legge da nessuna parte, che ma che l’ABC della stampa 3D è che i componenti meccanici, disegnati e pensati per i metodi tradizionali, non possono essere stampati in 3D.
Quando il tuo progettista pensa ad un componente per realizzarlo con il tornio, ragiona pensando ai passaggi produttivi che dovranno essere compiuti. Se un componente, per essere leggero, deve essere scavato al suo interno, deve avere una struttura tale che permetta la realizzazione di questo passaggio senza imprevisti.
Con la stampa 3D cambia completamente il modo di produrre il pezzo e così deve cambiare anche il suo disegno e la logica con il quale viene progettato.
Se hai bisogno di un componente leggero, in stampa 3D, non hai bisogno di disegnare viti o di disegnare il pezzo pieno: ti basta togliere tutti gli elementi non necessari e lasciarci solo quelli utili per il suo funzionamento; ovviamente il pezzo finale avrà cambiato aspetto, ma non il suo modo di funzionare o le sue proprietà.
La tecnologia additiva sfrutta l’ottimizzazione topologica, dei calcoli geometrici che permettono di inserire il componente solo dove è necessario, alleggerendo così il pezzo in modo semplice.
È assurdo sfruttare i metodi e la visione di ieri, per produrre con tecnologie di oggi.
Il motto, quindi, che voglio ti ricordi è:
“Non CONVIENE quasi MAI produrre in additive progetti esattamente come sono stati pensati e disegnati per l’asportazione truciolo”
Il pezzo, pensato per l’asportazione truciolo, prima di essere inserito in una stampante 3D, deve essere totalmente o parzialmente reingegnerizzato e solo un esperto in stampa 3D può farlo.
Per renderti questi concetti più chiari e calarteli nella tua realtà meccanica, ho preparato un caso studio, che mette in comparazione la produzione di un piegatore meccanico prodotto sia con i sistemi additivi, sia con i metodi tradizionali.
Potrai vedere la differenza nei tempi di produzione, nei costi e nel disegno stesso del pezzo.
Ricordati che la sua funzione finale del piegatore non cambia: cambiano i vantaggi ottenuti durante la sua produzione.