Sei un innovatore o aspetterai che i tuoi concorrenti investano nelle nuove tecnologie prima di te?

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Scopri se primeggerai o se seguirai la scia degli altri, grazie alla legge di Rogers

Prima che mi rispondi con sicurezza che sì, sei un innovatore, voglio farti una premessa.

Se stai leggendo questo articolo, dentro di te c’è uno spirito d’innovazione, prontato al cambiamento e alla voglia di ottenere nuovi risultati.

Innovatore non equivale a scommettitore: molti pensano che l’imprenditore debba avere prima di tutto coraggio. Quando ho conosciuto Bruce Dickinson, il cantautore e marketing manager degli Iron Mainden mi ha detto che una delle qualità che deve avere un imprenditore è proprio il coraggio di buttarsi e la capacità di accettare il cambiamento, per farlo girare a proprio favore.

Avere coraggio, però, non significa mancanza di precauzioni, osservazione e valutazione dell’investimento.

Un innovatore, quindi, ha sempre gli occhi e le orecchie aperte verso le nuove tecnologie emergenti, ma non scommette mai su una tecnologia prima ancora di averla provata e di aver analizzato il ROI sull’investimento.

Ti ho voluto fare questa premessa per farti conoscere la legge di Rogers con questo concetto nella mente: io mi batto per permette agli imprenditori meccanici di poter essere degli innovatori razionali, prontati a leggere i numeri e ricercatori di elementi di prova per valutare bene le innovazioni che gli vengono proposte.

Non investire in nessuna stampante 3D, senza prima averla provata e aver ottenuto i tempi e i costi di produzione

Non investire nella tecnologia additiva, senza prima aver calcolato il ROI sul tuo investimento; ma di questo te ne parlerò meglio a fine articolo.

Chi era Rogers e cosa c’entra con la tua azienda meccanica?

Everett M. Rogers era un teorico e sociologo della comunicazione americano, che ha elaborato la teoria delle innovazioni e ha introdotto il termine early adopter (utente precoce, chiamato anche trendsetter, ovvero colui che permette la diffusione di un trend).

Nel suo libro, Diffusion of Invention del 1962, Rogers ha diviso i consumatori in cinque categorie diverse. A quale di queste appartieni? Dalla risposta che otterrai, dipende il futuro della tua azienda meccanica.

Rogers ha studiato come un’idea, un prodotto, un nuovo modello o una tecnologia si sviluppa all’interno della società, focalizzandosi sul processo tramite il quale questa novità viene comunicata attraverso vari canali, nel tempo e fra i membri della società.

Questo studio mette in luce una verità:

aspettare che una nuova tecnologia si diffonda, prima di decidere di utilizzarla per la tua produzione, non ti porterà successo e risultati

Nessun vuole fare la cavia ed essere il primo a sperimentare una novità, soprattutto se questa ha a che fare con il tuo bilancio, la tua produzione e l’azienda per la quale hai lavorato una vita.

Nessuno, però, vuole mangiarsi le briciole, lasciate da chi è stato più proattivo, veloce e lungimirante.

Le innovazioni, per essere sfruttate al meglio, vanno sfruttate subito, quando ancora non sono di dominio pubblico.

I frutti vanno raccolti quando sono ancora maturi.

Grazie allo studio di Rogers, potrai vedere una dimostrazione scientifica di questo concetto.

1) Gli innovatori

Nella curva del processo di diffusione delle tecnologie Rogers mette per primi gli innovatori che, diversamente da ciò che si pensa, sono solo il 2,5 % della popolazione.

Dire di essere un innovatore è una cosa; esserlo sul serio è un’altra.

Gli innovatori sono quelli che lasciano le loro tracce e fanno la storia, cambiando le regole del gioco e viaggiando contro corrente.

Galileo per l’astronomia.

I fratelli Lumière per il cinema.

James Joice per la letteratura.

Steve Jobs per l’informatica.

Chuck Hull per la stampa 3D.

Gli innovatori vedono oltre ciò che esiste e costruiscono un futuro che ancora non c’è. Senza di loro, non ci sarebbero state le grandi invenzioni che hanno cambiato il nostro modo di vivere e vedere il mondo.

Galileo vedeva l’universo da una nuova prospettiva, rilegando la Terra ad un ruolo marginale, non più centrale.

I fratelli Lumière vedevano le storie, proiettate su uno schermo sotto forma di immagini in movimento.

James Joice vedeva i pensieri liberi muoversi sulla carta.

Steve Jobs vedeva i computer piccoli quanto una mano.

Chuck Hull vedeva gli oggetti già prodotti in tre dimensioni.

Quando ho inventato la prima stampante 3D specializzata in un unico materiale e per un unico settore, quello meccanico, anch’io sono stato un innovatore, dato che tutte le altre stampanti sul mercato stampano con qualsiasi materiale e non sono specializzata per nessun settore in particolare.

Sono andato contro le regole? Diciamo che ho impiegato le mie forze per creare qualcosa in un settore che conosco come le mie tasche.

<so come deve essere progettata una stampante 3D per funzionare con alte prestazioni e con profitto in una produzione meccanica. >>

Come puoi vedere dal grafico, una tecnologia inizia il suo cammino a sinistra della curva, coinvolgendo i primi innovatori e gli early adopter.

2) Early Adpoter

I primi adattatori sono solo il 13,5 % della popolazione e sono coloro che possono usufruire di tutti i benefici della nuova tecnologia; in pratica hanno il servizio di lusso, tutto incluso.

Immagina di essere stato uno dei primi pionieri a cercare nuove terre in America: coloro che sono emigrati hanno trovato più cibo, più terre libere e oro.

Come ho scritto nel blog 3D4STEEL:

I primi adattatori sono coloro che guideranno il mercato con orgoglio e successo, ottenendo i benefici della tecnologia prima degli altri e in modo superiore

Voglio aggiungere che, per diventare un early adopeter, che ottiene dei risultati concreti fin da subito, devi anche affidarti da dei dati per valutare il ritorno sull’investimento. Non ti fidare, quindi, delle promesse degli innovatori, ma cerca sempre elementi di prova e testa le nuove tecnologie più possibile. A fine articolo saprai dove cominciare per diventare un early adopter, che però mettere in primo piano la sicurezza della propria azienda.

3) La prima maggioranza

Il 34% della popolazione rappresenta la prima maggioranza. Anche se questo sono persone premurose, attente, che accettano più facilmente il cambiamento rispetto alla media, sono sempre terze sul podio. Anche se la medaglia di bronzo è sempre un ottimo risultato, i greci, inventori dei giochi olimpici, dicevano che vince solo chi arriva primo.

Infatti, per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, solo i primi possono usufruire di tutti i vantaggi, evitando di pagare servizi e sfruttando la conoscenza degli innovatori non ancora famosissimi per avere tutto l’aiuto e il supporto possibile.

4) La tarda maggioranza

L’altro 34% della popolazione è composta dalle pecore, ovvero i ritardatari che sono troppo scettici e ottusi per analizzare le potenzialità di un’innovazione e usufruirne più degli altri.

Pur di stare nel proprio praticello sicuro, le pecore aspettano che il resto del gregge si muova.

La sicurezza è uno degli elementi più importanti da considerare quando stai per investire in una nuova tecnologia, ma non deve diventare un ostacolo di crescita e prosperità.

Per essere sicuro di addentrarti nel percorso innovativo adatto alla tua produzione, ricerca elementi di prova e chiedi conferme scientifiche e pratiche, non cercare scuse per tagliare le gambe alle opportunità che potrebbero rivoluzionare la tua azienda per sempre.

Affidati ai numeri, ma non lasciar frenare la tua crescita aziendale per il bisogno di sicurezza

5) I ritardatari

Il 16% della popolazione appartiene alla categoria di quelli che non vogliono lasciare il proprio scoglio e ci si abbarbicano, finché l’onda del cambiamento non li travolge.

I ritardatari criticano a priori qualsiasi vento di novità, pensando di poter vivere allo status quo in eterno.

Se hai un collaboratore o un tecnico che ti dice: «Le cose si sono sempre fatte così e non la cosa non cambierà, «Si stava meglio una volta» o ti trova mille problemi e obiezioni, ad ogni tua proposta di innovazione, allora sappi che hai a che fare con un ritardatario.

La loro chiusura mentale è dovuta alla paura intrinseca di perdere qualcosa: il posto di lavoro, la stima, il rispetto o, semplicemente, la sicurezza di seguire una ruotine conosciuta, priva di spiacevoli sorprese.

Un tecnico potrebbe aver paura di perdere il posto di lavoro per essere sostituito da un robot, ad esempio: potrebbe avere paura di una nuova tecnologia, solo perché non la conosce e sente di non essere in grado di gestirla e farla funzionare.

Il miglior modo, quindi, di aiutare i ritardatari a scacciare alla propria paura, che li sta frenando dal raggiungere il successo, è quella di dargli degli elementi di prova che li rassicurino.

Dove imparare le basi e tutte le conoscenze necessarie per far funzionare una stampante 3D, che si adatti alla tua produzione meccanica?

Come puoi conoscere i tempi e i costi di produzione di una stampante 3D su dei tuoi componenti meccanici?

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Non solo, se sei veloce a comprare la tua copia della Bibba della stampa 3D e a continuare il percorso che troverai all’interno della guida, sarai un early adopter e potrai usufruire di tutti i vantaggi, che gli altri non avranno:

1) servizi gratuiti, come poter avere una stampante 3D4STEEL nella tua azienda per due settimane senza aprire il portafoglio;

2) consulenza e formazione gratuita per imparare ad utilizzare una stampante 3D, personalizzata sulla tua produzione e sui tuoi bisogni meccanici;

3) un’assistenza personalizzata e illimitata, proprio perché non hai molti altri concorrenti con i quali spartire il tempo della nostra squadra di tecnici.

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P.S: ricorda che vincono solo i primi.

You can’t do today’s job, with yesterday’s methods, and be in business tomorrow,

Ivano Corsini


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Ivano Corsini

Ivano Corsini

Ideatore di CorSystem - Stampa 3D superveloce per la meccanica
Creatore di 3D4STEEL e Fondatore di 3D4MEC Srl

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